“Ci preoccupano le dichiarazioni ascoltate ieri che dimostrano come la Regione sia in ritardo nella realizzazione delle opere idrauliche necessarie per la messa in sicurezza del territorio.” A dirlo, a margine della conferenza stampa di giovedì 3 luglio, è Marta Evangelisti (FDI) “particolarmente grave che vengano presentati come nuovi dei piani che risalgono a oltre 15 anni fa: segno evidente che gli interventi potevano essere avviati molto prima e che si sta agendo solo ora, con colpevole ritardo, dopo che cittadini e imprese hanno già subito pesanti conseguenze e perso tutto a causa delle alluvioni.“

E sul cambiamento climatico: “Spesso dal PD ci viene raccontata la narrazione dell’eccezionalità degli eventi atmosferici. Ma se si avevano in mano progetti vecchi di 15 anni e non si è fatto nulla per attuarli e proteggere il territorio, allora il problema non è solamente il clima, ma l’inefficienza di chi avrebbe potuto agire e non l’ha fatto.“
E sulle opere “che oggi la Regione spaccia per nuove ma che in realtà rappresentano solo un ritardo di anni e simboleggiano l’incapacità di passare dalla fase progettuale a quella realizzativa. Non solo, abbiamo esempi di argini crollati alla prima alluvione e ricostruiti così male da cedere nuovamente alla seconda nello stesso punto. È normale tutto questo? Possiamo davvero considerarli lavori ben eseguiti?
Sulle responsabilità, conclude la capogruppo FDi in Regione “gravi sia tecniche che politiche, e ciò che preoccupa di più è che la Regione non sembra imparare dai propri errori anzi come abbiamo assistito recentemente a Faenza, spaccia per nuovi progetti vecchi di anni: e i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti.“
Alluvione "Opere idrauliche, la Regione è in ritardo"
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