Imola protagonista tra i colossi dell’M&A – Cinque premi Top Legal e un team multilingue per lo studio che parla al mondo dal cuore dell’Emilia Romagna 

Imola, 8 maggio ’25,  

Mentre i grandi nomi della consulenza legale si sfidavano sul palco milanese del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, ad alzare il premio come “Studio dell’anno Corporate M&A Mid Cap” è stato un team con sede a Imola, lo studio Bovesi and Partners. È il quinto riconoscimento ottenuto dall’Avv. Massimiliano Bovesi nell’ambito dei TopLegal Awards, il premio più autorevole per il mercato legale italiano. 

Bovesi and Partners è stato selezionato in un contesto altamente competitivo che, nell’edizione 2024 dei TopLegal Awards, ha visto coinvolti – in diverse categorie – alcuni tra i nomi più noti del panorama legale nazionale, tra cui Deloitte Legal, PwC TLS, EY e Osborne Clarke. 

«In questo lavoro servono metodo, attenzione ai dettagli e un po’ di cuore» racconta Bovesi. «A volte la differenza si fa proprio nei momenti critici di una trattativa: lì bisogna saper vedere soluzioni dove altri si fermano.» 

Il team conta circa venti professionisti, tra cui otto partner e ben dodici madrelingua, coprendo tutte le principali aree linguistiche: russo, cinese, inglese/USA, arabo, spagnolo, francese, tedesco, portoghese, turco. Un piccolo studio solo nelle dimensioni, ma non nella visione: “Non abbiamo bisogno di essere a Milano per lavorare come se fossimo a New York” è uno dei motti interni. 

Nella propria carriera, l’Avv. Bovesi ha collezionato i seguenti premi Top Legal: 

  • Studio dell’anno Centro (2014, 2016, 2022) 
  • Best Place to Work (2019) 
  • Studio dell’anno Corporate M&A Mid Cap (2025) 

Il premio Mid Market Leader Awards, alla sua prima edizione, è nato per valorizzare le realtà indipendenti capaci di muoversi con agilità e competenza nel mercato di fascia media, un segmento dove strategia e capacità relazionale fanno spesso la differenza. 

«Questo riconoscimento è anche una storia emiliana,» aggiunge Silvia Aquitani, partner dello studio. «Mostra che si può crescere restando fedeli alla propria identità, lavorando con precisione e passione, senza rincorrere le apparenze.» 

In un contesto dove spesso visibilità e autoreferenzialità oscurano la sostanza, la vittoria di uno studio di provincia rappresenta anche un messaggio chiaro: l’eccellenza non è una questione di indirizzo, ma di metodo.