Il pagamento del canone RAI, dal costo di 90 Euro, avviene mediante addebito sulle fatture emesse dalle imprese elettriche in dieci rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno. Da tempo tuttavia sta crescendo in modo esponenziale il malcontento tra i cittadini riguardo al pagamento del questa imposta, una tassa che sempre più persone considerano ingiusta. Nonostante i numerosi appelli per la sua abolizione, il prezzo da pagare per un servizio che molti non utilizzano o apprezzano, rimane.
È tempo di un cambiamento? In un’epoca in continua evoluzione, con i cittadini italiani tra i più vessati al mondo dalle tasse, adottare modalità diverse potrebbe rivelarsi quantomeno un atto dovuto. In particolare, potrebbe essere propedeutica l’introduzione di una più ampia campagna pubblicitaria, al fine di eliminare completamente il canone RAI. Questa soluzione eliminerebbe definitivamente l’imposta, garantendo un servizio più competitivo e innovativo. Le autorità competenti, quanto la politica stessa, dovrebbero considerare seriamente questa proposta alla luce dei continui rincari energetici (gas e luce in aumento anche nel 2025) e l’aumento degli alimenti (L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori stima un aumento di 912,20 euro a famiglia) Il servizio pubblico sia finanziato in modo autonomo e risponda alle reali necessità della popolazione.
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