Il Bar Pasticceria Costanzi, aperto nella storica sede di Via Appia fin dagli anni sessanta, ha abbassato la saracinesca creando molto scalpore in città. Ma quello di Carlo Costanzi, contrariamente a quanto si pensi, non sarebbe un addio definitivo. Si starebbe infatti tentando di salvare il futuro della caffetteria, permettendo alla proprietà di evitare il cambio di destinazione. Ed è un po’ quello che si augurano tutti gli amici della famiglia Costanzi. Un nuovo gestore del settore all’orizzonte? Un indizio: all’interno del locale, per il momento, mobilia ed attrezzature non sono ancora state portati via. C’è speranza in futuro di rivedere aperto lo storico Bar Pasticceria? – “Io potrei anche rimanere” – si lascia scappare Costanzi- “mi auguro che qualcuno dell’ambiente possa rilevarlo.”

LA CHIUSURA
Il potenziale, tra le mura di Via Appia 32, c’è. Ma per una serie di ragioni, dopo il Covid, le difficoltà sono aumentate. “Via Appia è sì di passaggio” – spiega lo storico gestore – “ma dopo il Covid la gente in giro è calata. Almeno quelli della fascia d’età che frequentano questo tipo di locali. I rapporti sociali” – ammette Costanzi – “dopo la pandemia sono mutati , ci si incontra meno. La cosa che mi dispiace” – racconta l’esercente – “sarebbe lasciare i miei clienti. “
LA STORIA
L’epopea dolciaria dei Costanzi inizia a Imola tanti anni fa. E’ il ’50 quando Domenico apre la prima pasticceria in città, in un vecchio edificio nei pressi del Cinema Cristallo. Dopo qualche anno debutta con un negozio in via Cavour e poi, dal ’64 apre anche lo storico esercizio di via Appia. Quello che oggi, dopo sessant’anni di ininterrotta attività, ha abbassato le serrande , ci si augura provvisoriamente, le saracinesche. Era la creatura di Franco Costanzi, mastro pasticcere che cedette l’attività al figlio Carlo attorno al 2000. L’attività, nella storia di Imola, si distinse per la produzione dei suoi rinomati cannoli. Negli ultimi anni Carlo l’aveva incentrata maggiormente sulla caffetteria.