Nome: Emidio “Zizì” Balducci
Segni particolari: camicia aperta, sombrero sul capo, capelli impomatati di brillantina, fare chiassoso, catene d’oro sul petto.
Mestiere: venditore di strada o a domicilio.
Luogo di lavoro: Piazza delle Erbe, Imola
Vero e proprio animatore di piazza di quell’Imola ormai scomparsa, Zizì è stato uno di quei personaggi ancora oggi nel cuore di tutti. Per anni ha solcato Piazza delle Erbe, davanti all’ex mercato del pesce (poi Emporio), dove operava come chiassoso ma divertente imbonitore, in grado di attirare l’attenzione di tutti i passanti. Aveva una sgangherata Fiat 1.100, che parcheggiava a margine di Piazza Gramsci e da dove scaricava gli innumerevoli articoli che tentava di vendere.
Figure scomparse di un mondo che non c’è più, Imola ne vanta un ampio bagaglio e tutte uniche: tra le maschere più celebri c’è ovviamente quella di Zizì. È considerato il “Re di Piazza delle Erbe”, luogo dove dagli anni ’60 ai ’90 ha venduto ombrelli e bambole per decorare i letti matrimoniali, ma anche discreti orologi d’oro che funzionavano nel tempo. Una sorta di “sensale”, alla fine, un personaggio estremamente caratteristico e folkloristico, col suo sombrero da messicano sopra a una chioma scura come la pece, tutta impomatata di brillantina, oltre che la sua camicia aperta e il petto pieno di catene d’oro, sembrava un personaggio appena uscito da una pellicola di Fellini.
Una sorta di “bullo buono”, un imbonitore ambulante che ebbe successo prima dell’avvento delle televendite, che nella sua vita precedente fece addirittura il boxeur, ma con scarsi risultati. Leggenda narra che la sua carriera di pugile durò soltanto un incontro, addirittura poche riprese, sebbene non mancassero le fotografie che lo ritraevano con indosso i guantoni.
All’inizio della sua seconda carriera di “venditore da passeggio”, non era raro trovarlo davanti all’Emporio, ben vestito, con giacche appariscenti e colletto della camicia a mo’ di “Tony Manero” con un fazzoletto abbinato nella tasca. Era visto spesso assieme a “Rumegna”, altro noto personaggio imolese.
I suoi motti erano: “lavorare poco e guadagnare molto.” oppure “Sono nato stanco e vivo x riposare”.
Su Facebook il gruppo “Imola Anni 60-70” da tempo ricorda questi indimenticati personaggi.
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