Nel DUP 2024 si apprende dell’importante iniziativa che verrà avviata dal Comune denominata “ImolAMA L’AMBIENTE: UN PIANO ENERGETICO COMUNALE”
Si tratta di Piano energetico e ambientale comunale con obiettivi da raggiungere nel decennio.
Tra gli obbiettivi spicca la “Riqualificazione e ampliamento dei parchi“
Trattasi quindi di Riqualificazione e ampliamento dei parchi (realizzazione del Parco Lungo-Fiume Santerno; miglioramento Parco delle Acque Minerali e del Parco dell’Osservanza) con un percorso partecipativo che ne permetta la valorizzazione e la definizione d’uso e i collegamenti urbani (dando continuità e attuazione al progetto SANTERNO RESILIENTE legato al Contratto di Fiume Santerno)
LA RIQUALIFICAZIONE DEL PARCO DELLE ACQUE E DEL TOZZONI
Nello specifico, nel documento è stato inserito un paragrafo dedicato anche al migliramento “delle condizioni del Parco delle Acque Minerali e del Parco Tozzoni” con la partecipazione della comunità cittadina impegnata in attività quali laboratori didattici per scuole e famiglie, visite guidate e iniziative di animazione sociale come la campagna “Adotta un albero”.
Valorizzare le aree verdi della nostra città mirando a una gestione integrata
Valorizzare le aree verdi della nostra città mirando a una gestione integrata tra aree verdi, piste ciclo-pedonali e percorsi di camminata e corsa. Evidenziare, con adeguate azioni di comunicazione, la mappatura di quel patrimonio che fa di Imola una delle città con un valore
di mq/abitante tra i più elevati.
Il progetto, più in generale, prevede un Ampliamento del verde urbano e degli spazi di uso collettivo, ripensando lo spazio pubblico in chiave ambientale, di adattamento
climatico, di salute e benessere psico-fisico, di socialità e qualità urbana con ricaduta diretta sui servizi eco-sistemici. Rafforzare il binomio verde urbano e salute pubblica progettando lo spazio pubblico in modo da contribuire alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti
climatici, al miglioramento della qualità dell’aria e al contrasto delle isole di calore. Migliorare la qualità dello spazio pubblico, a partire dai quartieri più fragili, affinché siano luogo d’inclusione, favorendo i percorsi di progettazione partecipata, la creazione di nuovi boschi
urbani, gli interventi di depavimentazione, gli orti sociali e le aree naturali fruibili in zone marginali, intervenendo, inoltre, su quelle ora in disuso o in attesa di un utilizzo definito.
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