WEST NILE: ACCERTATI PRIMI DUE CASI NEL NOSTRO TERRITORIO, RICOVERATI UN UOMO E UNA DONNA.
SPUNTA L’INTERROGAZIONE DI CARAPIA (LEGA): “CONOSCERE QUANTO È STATO INVESTITO DALLE AMMINISTRAZIONI PER CONTRASTARE LE PROLIFERAZIONE DELLE ZANZARE E QUINDI RIDUCENDO AL MINIMO L’EVENTUALE DIFFUSIONE DELL’INFENZIONE”

Due casi di infezione da virus West Nile, i primi registrati nel nostro territorio, entrambi nei dintorni di Medicina.
Un uomo di 56 è stato ricoverato a seguito di un accesso al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Scaletta. La diagnosi è di meningoencefalite acuta e le sue condizioni cliniche sono stabili e sotto controllo.
All’ospedale di Budrio è invece ricoverato l’altro caso: una signora di 44 anni, diagnosi encefalite acuta condizioni cliniche in via di miglioramento.


“Ho presentato un’interrogazione alla Giunta Imolese  per sapere quali iniziative intendano adottare, per quanto di competenza, per arginare la diffusione del virus West Nile (due casi accertati nel territorio del Circondario imolese a Medicina)  e se non intendano adoperarsi, in raccordo con gli enti territoriali competenti, per contrastare il più efficacemente possibile,  tale diffusione” – rende noto il Consigliere del Carroccio – “La malattia,  ha un andamento endemico-epidemico e inizialmente risultava diffusa soprattutto in Africa, specie in Egitto, Medio Oriente, India. A oggi il virus del Nilo occidentale deve essere ormai considerato un patogeno endemico in Africa, Asia, Australia, Medio Oriente, Europa e negli Stati Uniti; circa l’80 per cento delle infezioni da West Nile Virus, nell’essere umano non causano sintomi evidenti. Nel caso si verifichi una sintomatologia, questa è generalmente dominata dalla febbre, da qui il nome di febbre del Nilo occidentale”.

Ritengo importante sapere, visto quello che è successo negli anni precedenti sul territorio emiliano romagnolo (nel 2022 oltre 20 casi ed un morto), quanto hanno speso le amministrazioni (in primis il Comune di Imola ma anche gli altri Comuni del  Circondario)” – fa sapere Carapia – “per contrastare la proliferazione delle zanzare e quindi riducendo al minimo l’eventuale diffusione dell’infezione. Non è certamente una novità di quest’ estate le continue lamentele dei cittadini imolesi (anche sui social) sulla presenza massiccia di questi insetti dell’ordine dei Ditteri molto fastidiosi, che in questi casi possono diventare veramente pericolosi.