“L’esclusione di Imola dal calendario 2026 del mondiale di Formula 1 non rappresenta la parola fine.” A dirlo il Presidente della Regione Michele De Pascale e il Sindaco di Imola Panieri – “Come istituzioni siamo già al lavoro per presentare una proposta strutturale per il 2027 ed eventualmente a subentrare a Madrid in qualsiasi momento già dal prossimo anno.”
Quella dell’esclusione del Gp nel 2026, è una notizia “di cui eravamo consapevoli e che comprensibilmente all’esterno genera interrogativi, dispiacere e un senso di amarezza, perché in questi anni il nostro territorio ha dato prova di saper ospitare un evento straordinario con numeri record” Tuttavia, rilanciano De Pascale e Panieri questa notizia “non rappresenta affatto la parola fine”. E il percorso intrapreso da Imola e dal GP “non si chiude qui.”
Il Sindaco Panieri e il Presidente De Pascale si dicono “consapevoli della complessità delle dinamiche legate al calendario e che il quadro era complicato fin dall’inizio” e tuttavia, questo “non è il tempo delle polemiche e degli scaricabarili ma di assumersi le responsabilità e di riprendere i ragionamenti per un ritorno in calendario”. E’ stato quindi chiesto un tavolo al Governo e alle autorità sportiva per approfondire come riportare il Gp sul Santerno. Al momento, il sostegno di Roma apparirebbe tiepido, ma la situazione potrebbe mutare in meglio con l’attività di mediazione.
FRATELLI D’ITALIA: “C’è stata incapacità gestionale”
“Il Gran Premio di Imola è fuori dal calendario. Una bocciatura che avevamo previsto da tempo, mentre Regione e Comune si limitavano a conferenze stampa e passerelle senza alcun risultato concreto.” A dirlo la Capogruppo FDI in Regione Evangelisti e i consiglieri comunali Carapia, Vacchi e Bugani: “Il Governo aveva stanziato i fondi necessari ma la Regione e il Comune hanno dimostrato tutta la loro incapacità gestionale aggravata dal caos nelle nomine di Formula Imola proprio nel momento più delicato. Invece di affidare la gestione dell’autodromo a professionisti” – aggiungono – “si è voluto lasciare tutto alla politica locale, con il risultato di autodromo fermo e opportunità perdute. Un sindaco non può fare tutto, ma qui nessuno ci ha nemmeno provato.”
La Motor Valley, quindi, “perde un palcoscenico internazionale mentre Monza rinnova senza problemi. Le responsabilità sono chiare” – l’affondo degli esponenti meloniani – e devono essere assunte da chi ha governato male. Avevamo proposto un crowdfunding con privati, aziende e cooperative per salvare il GP. Dalle istituzioni locali invece solo silenzio e immobilismo.
E nel frattempo si sprecano soldi pubblici in “sale vip” e nella “Casa degli Eventi”, un inutile spreco di risorse, mentre Imola resta senza Gran Premio.
Il risultato? La pezza è peggio del buco.“
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