AUTODROMO, QUALE FUTURO? Il MOTO CLUB IMOLA SI FA SENTIRE : “IL CIRCUITO MERITA UNA GUIDA ALL’ALTEZZA, WEC E CIV TROPPO POCO PER IMOLA, IL CIRCUITO NON PUÒ VIVERE DI EVENTI RIEMPITIVI”

Sul Santerno, nel 2026, il Gran Premio di Formula 1 potrebbe non fare tappa a meno che il nuovo appuntamento di Madrid non venga rinviato. Infatti nel circuito spagnolo i problemi non sono mancati, tra comitati anti-rumore e noie burocratiche legate ai lavori che però ora sembrano in fase di risoluzione. Lo scenario al momento più realistico è quello della rotazione tra i Gran Premi, con l’eventualità che Imola possa tornare nel 2027 nello scenario migliore, mentre in quello peggiore addirittura nel 2029, dal momento che sul piatto ci sono altri storici tracciati europei. E’ molto interessante la ricostruzione degli ultimi eventi da parte del Moto Club Imola: “Qualche mese fa, Minardi dichiarava che la rotazione avrebbe permesso una migliore programmazione degli eventi in autodromo. Sì, ma quali eventi? Il WEC e il CIV sono troppo poco per un autodromo come Imola. La Superbike è stata persa nel silenzio generale, nonostante gli appelli dei tre storici Moto Club imolesi. Chi avrebbe dovuto ascoltare, ha ignorato. Concerti, mostre, manifestazioni… tutto bello.” – osservano dal Moto Club – “Ma Imola è un tempio del motorsport. Non può vivere di eventi riempitivi: serve una strategia, una visione, un rispetto per ciò che rappresenta. Fare una programmazione da qui al 2027 (o oltre) fa eccome la differenza. Quando i Moto Club imolesi alzarono la voce chiedendo di non rinunciare alla Superbike, avevano ben presente ciò che sta accadendo oggi. Possiamo dirlo: avevamo ragione noi. Dimissioni già programmate. Ma rassegnate, guarda caso, quando prendeva forma la prima bozza del calendario F1 2026 A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, diceva Giulio Andreotti. A noi non interessa chi sarà il prossimo amministratore unico di Formula Imola” – mette le mani avanti la realtà presieduta dal Dott. Salvi – “Ci interessa come sarà gestito l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari: un circuito che merita una guida all’altezza del nome che porta. Abbiamo alzato la voce in passato.” – aggiunge – “Lo facciamo oggi. Lo faremo domani. Perché oggi più che mai, serve una gestione coraggiosa, lungimirante e rispettosa della tradizione. Imola merita una programmazione vera. E noi saremo qui: a vigilare, proporre, insistere. Perché Imola non si svende.”