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Il futuro della F.1, FDI: “Regione promuova crowdfounding”


La giunta regionale promuova, insieme agli attori istituzionali del territorio, una campagna di crowdfunding, che coinvolga privati, aziende e cooperative per riportare la Formula 1 a Imola. È l’impegno rivolto all’esecutivo regionale e contenuto in una risoluzione di Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia (prima firmataria), sottoscritta anche dai colleghi Priamo Bocchi, Nicola Marcello, Alessandro Aragona, Giancarlo Tagliaferri e Francesco Sassone. 

Nell’atto di indirizzo si specifica che la raccolta fondi rappresenterebbe un contributo “accanto alla componente pubblica”; inoltre, si chiede anche alla giunta di impegnarsi “a ristabilire un dialogo con Liberty Media e il suo CEO Stefano Domenicali, al fine di ricostruire le condizioni per un ritorno della gara che non si basi esclusivamente su fattori economici, ma anche sul valore storico, sportivo e simbolico del tracciato imolese”.

Nel documento si ricorda come il ritorno a Imola della Formula 1 “era stato favorito da circostanze eccezionali e non rappresentava una condizione strutturale”. A seguito della pandemia, infatti, la FIA aveva modificato il campionato mondiale, annullando alcune gare, tra cui il GP in Cina del 19 aprile 2020, consentendo l’inserimento straordinario di Imola nel calendario.

Il Gran Premio del made in Italy e dell’Emilia-Romagna si è così disputato dal 2020 al 2025 presso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. In questi anni, ricorda Evangelisti, “sono state stanziate ingenti risorse pubbliche per adeguare l’autodromo agli standard richiesti per ospitare la Formula 1”. E, rileva la capogruppo, “il contratto con Liberty Media, valido fino al 2025, non ha incluso il recupero dell’edizione 2023, annullata a causa dell’alluvione”.

Evangelisti poi evidenzia tutta una serie di criticità: il fatto che la permanenza di Imola in calendario è oggi ostacolata dalla crescente concorrenza globale”, la difficoltà di rinegoziare condizioni sostenibili”, le dimissioni del Presidente di Formula Imola, Gian Carlo Minardi, che “rendono urgente una riflessione sulla governance del circuito”. Il tutto, unito ai costi crescenti, stimati in 30/35 milioni di euro per edizione: situazione per la quale “non appare sostenibile pensare di poter affidare tale carico alla sola componente pubblica, ma è indispensabile coinvolgere il settore privato, considerata la ricaduta sull’indotto economico, turistico e promozionale del territorio”, spiega la consigliera.

Da qui l’atto di indirizzo con il quale, tra l’altro, si chiede anche di mettere in campo misure concrete per favorire la polifunzionalità dell’Autodromo che è “uno dei principali simboli della terra dei motori dell’Emilia-Romagna”.

da Cronaca Bianca

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