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“Due settimane per far smaltire una lavatrice da Hera”

Imola, il reclamo di una cittadina per il disservizio sui rifiuti ingombranti:Ho richiesto il ritiro a domicilio di una lavatrice rotta, ricevendo come prima disponibilità utile un appuntamento a due settimane di distanza, ovvero a metà giugno. Considerando il peso dell’oggetto e l’impossibilità di trasportarlo autonomamente presso la stazione ecologica, sono rimasta profondamente delusa dalla gestione del servizio, che fino a qualche anno fa veniva svolto in modo puntuale e regolare con cadenza mensile.”

Ritengo inaccettabile che per un servizio pubblico essenziale, ampiamente coperto da tariffe che vengono regolarmente versate dai cittadini, non sia garantita una tempistica decorosa e rispettosa delle esigenze degli utenti, specie di coloro che non hanno mezzi propri o possibilità fisiche di smaltire autonomamente i rifiuti pesanti.

Chiedo quindi:

1. Per quale motivo è necessario attendere due settimane per il ritiro di un rifiuto ingombrante?

2. Quali sono le risorse effettivamente impiegate da Hera in questo servizio nella mia area di residenza?

3. È previsto un potenziamento del servizio, soprattutto nei periodi più critici?

Resto in attesa di una vostra risposta formale e, se non otterrò chiarimenti soddisfacenti, mi riservo di inoltrare la presente anche alle autorità comunali competente , in quanto ritengo doveroso che si torni a discutere seriamente della qualità dei servizi pubblici.
(Marina Zappi)

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