La vergogna dell’Europa. Di Valter Galavotti
In quale paese vivo ? In quale Europa? Forse quel paradiso della democrazia, della libertà, dei diritti umani evocato da Borrell ex Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri con queste parole “Noi siamo un giardino, il resto del mondo una giungla?
Abbiamo poi sentito Benigni affermare che “ L’Unione Europea è la più grande istituzione degli ultimi 5000 anni realizzata sul pianeta terra dall’essere umano” e Vecchioni ( mio Dio che delusione !) dire a Roma “In Europa abbiamo Socrate, Spinoza, Hegel e Leopardi. Ma gli altri le hanno queste cose?”
Peccato che il professor Vecchioni, abbracciando un suprematismo culturale inaccettabile e antistorico , abbia dimenticato alcune antichissime civiltà spesso più antiche della nostra come quelle egiziana , mesopotamica, cinese, indiana. Giapponese, precolombiana…
Per quanto riguarda l’idea di un’Europa paradiso della libertà, della democrazia e dei diritti umani, è vero che l’Europa ha inventato la democrazia e ha offerto al mondo una ricca eredità di pensiero, arte, scienza, tecnologia, politica e cultura, che ha influenzato lo sviluppo globale ma non dobbiamo dimenticare che in Europa hanno trovato origine non solo due guerre mondiali e il nazismo ma il colonialismo, le guerre di religione , la tratta degli schiavi ecc.
Né possiamo dimenticare le numerose guerre della Nato, condotte dopo il crollo dell’ Unione Sovietica – Serbia, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria… violando sistematicamente le regole delle Nazioni Unite.
Papa Francesco, in varie occasioni, ha espresso l’idea che l’Europa non è più il centro del mondo e che il baricentro si sta spostando verso altre regioni. Bisogna guardare ad un mondo più ampio e inclusivo ed avvicinarsi a popoli e culture diverse.
Mettiamo da parte queste riflessioni storiche parliamo di oggi L’Europa di oggi dovrebbe semplicemente vergognarsi. vergognarsi profondamente per il silenzio complice, egoistico e codardo con cui ha assistito a uno dei drammi più incredibili del nostro secolo, al massacro di decine di migliaia di donne ,vecchi e bambini senza muovere un dito.
I numeri sono sconvolgenti. Secondo un’indagine indipendente condotta dalla prestigiosa rivista scientifica inglese “The Lancet” %: il bilancio reale potrebbe aver già superato quota 70.000 morti, per il 59% donne, bambini e anziani. Bisogna poi aggiungere a queste anche le morti indirette per fame , ferite, malattie e le vittime ancora sepolte dalle macerie che nessuno ha ancora calcolato in una città quasi totalmente istrutta Le foto tragiche ci ricordano Dresda dopo i bombardamenti e Hiroshima e Nagasaki dopo l’apocalisse nucleare.
La civilissima Europa e la civilissima Italia avrebbero potuto opporsi a questa strage in tanti modi; ad esempio riconoscendo lo stato palestinese come già fanno 143 paesi sui 193 dell’ONU, interrompendo la fornitura di armi e le relazioni economiche scientifiche , culturali, ritirando gli ambasciatori, promuovendo sanzioni economiche( per la Russia sono stati adottati 17 pacchetti di sanzioni).
Nulla di tutto questo.
Solo un silenzio assordante e ipocrita e la ripetizione rituale , inutile e offensiva del mantra “Due popoli e due stati”.Svegliamoci ! Non ci può essere stato se non c’è territorio per i palestinesi : gli israeliani ormai occupano interamente Gaza e l’80 % della Cisgiordania . Si parla solo di espulsione dei palestinesi e di pulizia etnica.
E l’Italia ?
Dati inediti dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli attestano che solo nei mesi di dicembre 2023 e gennaio 2024 l’Italia ha esportato in Israele armi e munizioni da guerra e non per uso civile per oltre due milioni di euro.
Il 19 febbraio scorso la premier Giorgia Meloni e il presidente Mattarella hanno ricevuto con tutti gli onori il presidente dello stato d’Israele, Isaac Herzog. testimoniando , una volta ancora, gli stretti rapporti tra Italia e Israele.
Herzog ha ringraziato l’Italia per “ l’ enorme sostegno in nome della chiarezza morale che nasce dal fatto che in Israele stiamo difendendo il mondo occidentale e libero”.
Peccato che Herzog, descritto a volte come un laburista piu moderato di Netanyahu, sia quello che ha affermato che “non ci sono civili innocenti a Gaza” avallando così il massacro di donne, vecchi e bambini .Lo stesso Herzog che in una recente intervista riferendosi ai coloni ultranazionalisti che stanno cacciando i palestinesi dalle loro terre ha dichiarato che questa colonizzazione violenta e razzista “riscalda i cuori”.
Recentemente il Parlamento italiano ha votato ancora una volta contro la mozione unitaria presentata da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra che chiedeva il riconoscimento dello Stato di Palestina, lo stop all’export di armi verso Israele e sanzioni nei confronti del governo Netanyahu per le gravi violazioni del diritto internazionale . Un testo forte, che indicava chiaramente una linea di rottura con l’attuale posizione dell’esecutivo italiano e che puntava a riallineare l’Italia con le recenti decisioni prese da altri Paesi europei.
In queste ultime settimane in Europa cominciano a levarsi ,sempre più numerose, voci critiche verso Netanyahu e molti paesi dichiarano di voler rivedere i propri rapporti con Israele ma è troppo tardi ,i giochi sono fatti si piangono lacrime di coccodrillo.
“Un giorno tutti diranno di essere stati contro”, scriveva al principio dei bombardamenti a tappeto su Gaza lo scrittore e giornalista egiziano-canadese Omar El Akkad: “Un giorno, quando sarà sicuro, quando non ci sarà alcun rischio personale nel chiamare le cose con il loro nome, quando sarà troppo tardi per ritenere qualcuno responsabile, tutti diranno di essere stati contro”
Valter Galavotti
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