L'Altra Imola
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“Anziani indigenti con bollette alle stelle, un problema anche imolese”

Gentili redattori,
vi invio questa lettera aperta, con preghiera di pubblicazione, per portare all’attenzione dei cittadini e delle istituzioni locali una vicenda che riguarda una nostra concittadina anziana e sola, emblematica delle tante fragilità che troppo spesso restano invisibili.

Egregi Sindaci,

desidero portare alla Vostra attenzione la vicenda della Signora Irene Masi, cittadina imolese di 83 anni, che vive sola e percepisce una pensione minima. La Signora, nei giorni scorsi, si è rivolta più volte allo sportello Hera per segnalare una sospetta perdita idrica, a seguito della quale ha ricevuto un conguaglio pari a circa 300 euro. Una cifra insostenibile per una persona anziana in condizioni economiche fragili.

Nonostante le ripetute segnalazioni, non è stato attivato alcun intervento tecnico, poiché – a quanto riferito – qualora non fosse stata riscontrata alcuna perdita, il costo della chiamata sarebbe comunque stato addebitato all’utente. Una posizione che scoraggia chiunque si trovi in difficoltà economiche anche solo a chiedere aiuto.

Alla Signora è stato infine consigliato di rivolgersi ai Servizi Sociali. L’ho accompagnata personalmente all’ufficio di viale D’Agostino, dove ci è stato indicato un ulteriore sportello in zona Ospedale Vecchio. Purtroppo, ci è stato comunicato che, non essendo mai stata presa in carico dai servizi, non è detto che potrà ottenere un sostegno economico, e comunque solo dopo un iter burocratico non immediato. Nel frattempo, Hera si riserva la facoltà di interrompere l’erogazione dell’acqua entro sessanta giorni, in caso di mancato pagamento.

Mi rivolgo pertanto a Voi, con senso civico e preoccupazione: è ammissibile che una cittadina di oltre ottant’anni, sola e in difficoltà, debba affrontare un simile percorso a ostacoli per vedersi riconosciuto un diritto basilare come l’accesso all’acqua? Casi come quello della Signora Irene non sono isolati. Sono purtroppo sempre più frequenti, e coinvolgono la fascia più fragile della nostra popolazione.

Vi invito, con rispetto ma con fermezza, ad attivarVi con urgenza per individuare strumenti efficaci, concreti e rapidi, affinché situazioni di questo tipo non si ripetano.

Con osservanza,
Marina Zappi

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