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COME FUNZIONA LA TARIFFA PUNTUALE?

La tariffazione puntuale è un sistema per la gestione dei rifiuti che consente di introdurre una tariffa calcolata in parte in base alla reale produzione di rifiuto conferito dall’utente.

La misurazione puntuale del rifiuto può essere uno stimolo per favorire comportamenti virtuosi, quali il sostegno alle raccolte differenziate, propedeutiche al riciclaggio e, conseguentemente, la riduzione del rifiuto urbano residuo. Oppure, nei casi meno virtuosi, favorire gli abbandoni selvaggi da parte dei furbetti che vogliono pagare meno? Questa è un’ opzione da non scartare, anche alla luce di un lungo periodo di esercizio delle tessere per l’apertura dei cassonetti che hanno visto un mutamento delle condizioni delle nostre strade e delle abitudini dei cittadini; costringendo talvolta la reintroduzione dello spazzino, figura appaltata da Hera a cooperative per ovviare al problema degli abbandoni selvaggi (e rispettare i tempi di legge per la raccolta dei rifiuti abbandonati terra)

Come funziona la Tariffa Corrispettiva Puntuale

La nuova TCP sarà fatturata direttamente da Hera. Come per la TARI, l’importo è calcolato anche in base alla superficie dell’immobile e al numero degli occupanti (per le utenze domestiche) o alla categoria di attività svolta (per le utenze non domestiche). Alle quote relative alla superficie e al nucleo familiare o alla categoria di attività, si aggiungono in bolletta altre due voci: la quota variabile di base (cioè la quantità minima di indifferenziato conferibile ogni anno) e la quota variabile aggiuntiva (cioè l’indifferenziato eventualmente conferito oltre la quantità minima prevista). Dunque, se nell’arco dell’anno si effettua un numero di conferimenti superiore a quelli minimi previsti, questi saranno addebitati nella bolletta di conguaglio. Le tariffe applicate sono stabilite dall’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e Rifiuti (Atersir).

Le modalità di raccolta dei rifiuti rimangono invariate. L’unico rifiuto sul quale viene calcolata la TCP è quello indifferenziato, che viene conteggiato considerando l’intero volume conferito al servizio. Per risparmiare, quindi, è meglio esporre il contenitore dell’indifferenziato solo quando è pieno oppure, se si utilizza il cassonetto, di gettare un sacchetto riempito adeguatamente.

I conferimenti minimi annui previsti nella nuova bolletta

Il numero dei conferimenti minimi previsti nella nuova bolletta, per le famiglie dipende sia dal numero di componenti del nucleo, sia dalla modalità di raccolta della zona in cui si abita: cassonetto stradale dell’indifferenziato (apribile con la tessera e contenente un sacchetto da 20 litri a Imola e da 30 litri a Casalfiumanese e Castel San Pietro); a Imola, inoltre, in alcune zone è previsto il porta a porta con bidoncino da 30 litri o da 40 litri. Il numero minimo di conferimenti cresce progressivamente all’aumentare del nucleo familiare, diviso in sei fasce (da un solo componente fino a 6 componenti e oltre).

Alcuni esempi per gli utenti domestici:

Per quanto riguarda le attività, a Imola, il numero di conferimenti minimi annui è 26, a Casalfiumanese e Castel San Pietro Terme è 24, uguale per tutte le tipologie di raccolta e per tutti i volumi del contenitore in dotazione (fino a 1.700 litri).

La prima bolletta relativa al periodo che inizia a gennaio 2024 conterrà i conferimenti. Da aprile 2024, le informazioni sul numero dei conferimenti effettuati saranno disponibili anche sulla app MyHera.

Domande e risposte

Nella lettera in arrivo ai cittadini e alle attività si trovano anche alcune domande frequenti con le relative risposte. Tra le richieste più sentite dai cittadini c’è quella relativa a chi deve conferire pannolini e pannoloni, che vanno nell’indifferenziato: per tutelare queste famiglie, a Imola, Casalfiumanese e Castel San Pietro Terme saranno conteggiati gratuitamente 11.000 litri in più all’anno per ogni persona del nucleo che utilizza questi prodotti. Per esempio, una famiglia con due bambini di età inferiore ai 36 mesi oppure un bambino e un anziano con comprovata necessità, avrà diritto a 22.000 litri annui di conferimenti gratuiti in più oltre ai minimi consentiti che, nel caso del cassonetto, corrispondono a circa un’apertura al giorno.

Un’altra delle domande più frequenti riguarda le attività e la detrazione dell’IVA. Una delle conseguenze positive del passaggio alla TCP riguarda proprio questo argomento: essendo la TCP il corrispettivo per un servizio ricevuto, e non più un tributo, il pagamento avverrà a fronte del ricevimento di una fattura e sarà possibile detrarre l’IVA del 10%.

Incontri pubblici per illustrare tutte le novità

Per diffondere nel modo più capillare possibile le informazioni sul passaggio alla TCP, le amministrazioni comunali promuovono una serie di incontri pubblici sul territorio interessato dalle novità.

Per chi deve ancora ritirare tessera e bidoncini

Entro la fine dell’anno 2023 è necessario che tutti gli utenti abbiano in dotazione il bidoncino per l’indifferenziato o la tessera. Chi non ha ancora ritirato questi strumenti, può farlo qui:

Numeri utili

Per informazioni sui servizi ambientali, sulla nuova tariffa, per attivare o variare un’utenza, sono a disposizione i numeri gratuiti del Servizio Clienti Hera: 800.999.500 (per le famiglie) e 800.999.700 (per le attività), attivi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22, il sabato dalle 8 alle 18.

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