Lunedì 3 novembre verrà attuata la modifica del segnale di inizio del centro abitato di Imola: lungo la via Emilia all’altezza del Piratello e in via Montanara (direzione Vallata). In sostanza verrà allargato il perimetro cittadino.Il cartello “Imola” che si trova sulla via Emilia all’altezza di Zolino verrá spostato oltre Piratello verso Dozza, invece sulla Montanara lo spostamento verrà fatto venerdì 7 novembre posizionandolo all’altezza di dove sorgerà il nuovo quartiere Carlina 2. Il limite di velocità in questi tratti passerà dai 70 km/h ai 50 km/h con conseguente ritaraggio degli autovelox presenti. Durante l’installazione della nuova segnaletica, ne verrà posata una provvisoria (cartelli gialli). Il Comune aveva comunicato che il provvedimento si rendeva necessario ai fini della sicurezza stradale. Tuttavia, questa modifica era stata accolta tiepidamente da una parte di cittadinanza e anche dalle opposizioni e anche appunto, la paura di incorrere poi in maggiori sanzioni degli autovelox con il nuovo limite di velocità . Sarà quindi necessario quindi prestare la massima attenzione. Anche in queste ore, molti cittadini non hanno accolto positivamente questa modifica e ci hanno contattato per chiederci spiegazioni. Specie sui social il dibattito continua.

Comunicato stampa del consigliere Carapia (FDI)

“Hanno Spostato il centro abitato per fare più multe con gli autovelox e così hanno sistemato le ultime lottizzazioni prima dell’adozione del PUG avvenuta nelle scorse settimane. Due piccioni con una mezza fava.

La giunta furbescamente può sfruttare l’occasione per mietere multe con gli autovelox sia verso Piratello che da Piratello verso Zolino e sulla Montanara usando la sicurezza come la solita foglia di fico. Ma questo non è solo propedeutico all’incassare con le sanzioni. Hanno sistemato anche le ultime lottizzazioni prima dell’adozione del PUG, così gli oneri di urbanizzazione non andranno nel fondo perequativo della Città Metropolitana ma al Comune di Imola. Il motto sarà multe e mattoni … a discrezione.