La manutenzione del reticolo idraulico può prevenire o mitigare molti dei danni provocati dal maltempo. Serve una costante attenzione per liberare i sedimenti accumulati negli anni attorno alle sponde. Sull’Arno e in altri corsi d’acqua della Toscana è all’opera un mezzo abbastanza unico, un escavatore anfibio, che arriva dall’Olanda, uno speciale macchinario in grado di galleggiare, operando dall’acqua. È stato utilizzato qualche volta anche in Emilia, nel parmense ad esempio. Un mezzo di fabbricazione olandese, tra i pochi operanti in Italia e utile per intervenire nelle aree piu difficili e ristrette dei corsi d’acqua. Può intervenire per la manutenzione delle sponde, nei tratti irraggiungibili coi mezzi tradizionali. Riprofilazione argini, rimuovere le sabbie, rimuovere i detriti dalle sponde, portare via tronchi e detriti. Un lavoro utile dal punto di vista idraulico ma al contempo anche spettacolare. E’ un efficace strumento di prevenzione. L’intervento che realizza è essenziale, perché consente la manutenzione periodica di un’area estremamente delicata e importante, in questo caso, anche per il suo straordinario valore artistico e culturale.
L’Escavatore Anfibio Galleggiante è un macchinario unico nel suo genere in grado di spostarsi in modo indipendente sia su terreno sodo, paludoso che in acqua in totale galleggiamento, può operare a qualsiasi profondità, risolvendo l’inaccessibilità dei mezzi tradizionali.

Pensiamo soltanto al beneficio che potrebbe dare alla rimozione del legname incagliatosi sotto ai ponti. In Toscana, Firenze, il Consorzio di Bonifica medio Valdarno (gli stessi che hanno ripulito il Rio ROvigo) sono intervenuti lungo l’Arno, in pieno centro storico, per liberare i ponti e gli argini da alberi e rottami proprio con l’ausilio di questo speciale mezzo. Promosso quindi l’intervento dello speciale escavatore. “Ha eseguito anche la rimozione dei tronchi e altro materiale galleggiante rimasto bloccato sulle pile del Ponte alla Carraia” hanno spiegato i tecnici consortili. L’intervento finanziato dalla Regione Toscana ha richiesto l’intervento di un mezzo più idoneo rispetto a quelli adoperati in passato per lo stesso tipo di pulizia fluviale.