Monica Guida, Responsabile Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica della Regione E-R si è pronunciata in merito alle esondazioni controllate, nella serata di Castel Guelfo sul Sillaro. “Si tratta dell’ultimo step che ci si augura non debba mai intervenire in quella catena di interventi fatti per garantire il deflusso della piena.“
La tracimazone controllata la si fa poichè “il sistema arginale non può essere alzato all’infinito oltre che non rappresentare una strategia che viene messa piu in atto da decenni. L’argine è comunque un’opera antropica “soggetta anche purtroppo fenomeni di tracimazione e di crollo.” Nell’ipotesi di non poter alzare ancora gli argini è necessario innanzitutto “mettere in atto strategie come la laminazione , il recupero delle aree di capacità naturale, all’utilizzo dei meandri, il consolidamento degli argini, intervenire sul sistema arginale in modo da renderlo quanto più sicuro. Però, all’interno di quegli argini, l’autorità di bacino andrà a definire una portata limite di progetto, cioè la massima portata contenibile all’interno di quel sistema arginale.
La tracimazione controllata consente “di non far tracimare e di successivamente far collassare l’argine in un punto che noi non conosciamo, coinvolgendo quanto c’è con danni infinitamente grandi. SI tratta di individuare dal punto di vista progettuale un tratto del corso d’acqua che verrà rinforzato con uno sfioratore, in modo tale da garantire una fuoriuscita controllata dal corso d’acqua in modo tale da limitare quanto più possibile i danni.
Sul “dove” fare una tracimazione controllata “l’autorità di bacino insieme a Regione e Agenzia stanno cercando di individuare quelle aree che abbiano una minore vulnerabilità rispetto ad aree densamente abitate in modo tale da non colpire beni a rischio più rilevanti. Queste aree andranno attrezzate con un reticolo di scolo che servirà per garantire il deflusso delle acque una volta avvenuta la tracimazione. Verranno compartimentate con degli arginelli:” un’area definita e delineata.
E sull’indennità di allagamento “si sta lavorando a un progetto di legge che garantisca il giusto indennizzo nel caso che queste aree debbano essere utilizzate in modo tale da garantire in questo modo l’ultimo step di questa catena di interventi che ci si augura non debba mai intervenire, perche significa che tutti gli interventi che sono stati fatti non sono stati sufficienti a garantire il deflusso dell’acqua. “
- Area Blu, Carapia (FDI) “Chiediamo copia della transazione bancaria”
- Piscine: Ortignola vince il primo grado, Deai prepara ricorso
- La leggenda del “Sasso di San Zenobi”
- Veicolo rubato e occultato dalla vegetazione: polizia locale lo recupera
- Imola, blitz di ignoti in quattro scuole, Panieri “Atto vergognoso”
Post Correlati
1 Commento
Lascia un commento Annulla risposta
Cerca un articolo
Articoli Recenti
- Area Blu, Carapia (FDI) “Chiediamo copia della transazione bancaria”
- Piscine: Ortignola vince il primo grado, Deai prepara ricorso
- La leggenda del “Sasso di San Zenobi”
- Veicolo rubato e occultato dalla vegetazione: polizia locale lo recupera
- Imola, blitz di ignoti in quattro scuole, Panieri “Atto vergognoso”






Ci si inventa di tutto, tranne che mettere il dito nella piaga: l’impermeabilizzazione del terreno e lotta al cambiamento climatico!!! PATETICI-