L’ipotesi di tracciato individuata da Rfi, che si mostra in parte all’affiancamento dell’attuale linea ferroviaria mentre un tratto in variante, tiene conto solo in parte delle osservazioni emerse nel corso del Dibattito Pubblico, comprese quelle avanzate dalla Regione e dagli enti locali. Ancora dubbi su gallerie e attraversamento di casse di espansione.
Sul discorso alluvioni,la Regione si augura che l’opera non aggravi le fragilità idrogeologiche delle aree già colpite dalle alluvioni del 2023 e 2024 e venga pienamente integrata nella pianificazione territoriale e ambientale: “Ci aspettiamo – scrivono il Presidente De Pascale e l’assessora Priolo – che tutto questo venga tradotto in scelte concrete e coerenti nella fase progettuale”.
Proprio a Castel Guelfo, la nuova linea dell’alta velocità potrebbe transitare all’interno delle ex cave che ospiteranno la cassa di espansione del Sillaro, un’area di pertinenza fluviale con diversi vincoli. Avevamo chiesto a RFI se avessero tenuto conto di questo aspetto, ma non abbiamo ricevuto ancora una risposta adeguata. O meglio, ci è stato riferito che questo aspetto verrà valutato in sede progettuale, da parte di Italferr, solo allora si capirà come (e se) le due opere potranno COESISTERE.
Per quanto riguarda l’area imolese,dopo le osservazioni presentate, in particolar modo quelle del Nuovo Circondario Imolese, RFI ha approfondito le ipotesi progettuali consigliate, con un approfondimento specifico per la soluzione in galleria (abbracciata anche dal Comitato) per affrontare l’attraversamento di Imola. Dopo varie deduzioni tecniche – presenti nel documento ufficiali e consultabili, RFI, fra le tante cose, fa notare che l’ipotesi di sotto-attraversamento riguarda gli aspetti relativi al rischio idraulico.
“L’analisi del contesto territoriale imolese evidenzia significative difficoltà nell’individuazione di siti idonei per il posizionamento degli imbocchi della galleria, a causa dell’elevata pericolosità idraulica che caratterizza l’area.” si apprende nella relazione.
La scelta delle ubicazioni risulta “fortemente critica“, dovendo conciliare esigenze progettuali con i vincoli imposti dalla “morfologia del territorio e dalla presenza di corsi d’acqua principali e secondari.” In ogni caso, è possibile consultare il documento integrale – che per motivi di spazio non riportiamo qui – per rendersi conto delle conclusioni di RFI anche nel tratto imolese e in tutto quello interessato dall’opera.
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