Aumenti Tper a Imola: la decisione era già scritta ? Cittadini beffati, sindacati ignorati. A dirlo Carapia (FDI), secondo cui sulla questione dei rincari bus a Imola “la toppa messa da Tper e Comune di Imola è peggio del buco e le scuse menzionate nella risposta al mio documento ispettivo possiamo classificarle solo come labili appigli pianificati . È ineludibile come i rivenditori dei titoli di viaggio avessero già nel cassetto il listino con i prezzi aggiornati.

L’aumento del costo dei biglietti per il territorio urbano ed extraurbano di Imola infatti “Tper lo ha comunicato ufficialmente ai rivenditori sulla piattaforma a loro dedicata il 25 febbraio, fornendo poi il listino il 26, ovvero prima ancora dell’approvazione della delibera da parte del Consiglio comunale di Imola , avvenuta solo il giorno 27 in tarda serata. E allora è legittimo domandarsi come facevano a sapere da Tper, con in atto una trattativa sindacale, convocata prima del consiglio del 27 febbraio, dilungatasi facendo anche ritardare i lavori, che durante la discussione dell’oggetto non ci potevano essere dei correttivi e modifiche al listino già preconfezionato e timbrato?” – secondo il consigliere Carapia “A questo punto è altrettanto fondato il convincimento che tutto era già pianificato da Tper e Comune, così come, le discussioni in consiglio, con gli accorgimenti proposti e la riunione con i sindacati , erano solo “fuffa”. Inoltre parrebbe che, a più di un mese di distanza, l’assessore alla mobilità Spada si ritroverà a parlarne con i sindacati in data 8 aprile pv, alla faccia delle priorità per i cittadini e il territorio! Quando si è in difficoltà e si mettono le mani in tasca ai cittadini è sempre meglio fare passare tempo e la tempesta, ed è questa la tecnica che utilizza spesso e volentieri chi governa sul Santerno.

Prendiamo atto” – aggiunge il meloniano – “come anche ha sottolineato il nostro Gruppo consigliare di Fratelli d’Italia, che a Imola si è subalterni all’amministrazione felsinea e anche a quella di Tper , mettendo così in secondo ordine la discussione democratica, che dovrebbe tenersi in un assise democratica come il Consiglio Comunale , ma anche le trattative con i sindacati. Per questo, unitamente al Gruppo consiliare meloniano di Piazza Matteotti terremo monitorata questa grottesca vicenda.