Lugo. Era stato dapprima incappucciato e poi picchiato da un gruppo di coetanei all’istituto Compagnoni di Lugo. Vittima del pestaggio un 16enne che aveva poi riportato una frattura al setto nasale con 25 giorni di prognosi. A scatenare la violenza pare il prestito di cinque euro non restituiti. Ora il padre della vittima dell’aggressione potrebbe sporgere denuncia. Dopo i fatti, all’istituto Compagnoni il clima è ancora teso. Alla ripartenza delle lezioni, stamani – come fa sapere la RAI – nel plesso scolastico erano presenti anche i Carabinieri, per evitare eventuali ritorsioni nei confronti degli aggressori. Alcuni genitori hanno avviato in queste ore una raccolta firme per chiedere le dimissioni della dirigenza scolastica, accusata di non arginare adeguatamente fenomeni di bullismo dentro alla scuola. Tra i vari episodi, nel tempo ormai diventati una spiacevole abitudine di un gruppo di studenti, il continuo suonare dell’allarme antincendio; “Veniva fatto suonare dai ragazzi per sospendere le lezioni” – dichiara Pamela Orru- “E’ capitato fino a 11 volte in un giorno e in questo modo non può più essere garantito il diritto allo studio dei nostri figli”.
LE DICHIARAZIONI DELLA VICE PRESIDE
Ai microfoni RAI, la vice-preside dell’istituto ha riassunto l’accaduto, una lite cominciata solo “tra due studenti per futili motivi”- nella rissa, spiega “sono poi intervenuti altri soggetti che al momento non sono però identiticati. Dobbiamo capire se riusciremo a identificarli e quali saranno le loro responsabilità”. “Questa è una scuola molto grande, di circa 1800 alunni, ed è chiaro che succedano talvolta alcuni fatti, come penso succedano in molte altre scuole”.
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