CARAPIA (FDI IMOLA): DOPO LA WEST NILE ARRIVA UN CASO DI DENGUE A IMOLA, AL COMUNE HANNO SOTTOVALUTATO IL PROBLEMA ZANZARE.
“Quest’anno a Imola non ci siamo fatti mancare proprio nulla tra West Nile e adesso addirittura anche un caso di Dengue, ma è come chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati”, afferma il consigliere Fdi imolese Simone Carapia. Carapia punta il dito in particolare contro il Comune di Imola. “Tutti gli anni– afferma l’esponente FdI- assistiamo ad un inasprimento della fastidiosa infestazione di zanzare che creano molto disagio e quindi lamentele tra la popolazione, ma quest’anno siamo andati ben oltre.
La soluzione era semplice: il Comune doveva fare trattamenti per eliminare le zanzare adulte servendosi di ditte specializzate e avvertendo i cittadini. Questi ultimi, ancora una volta, sono stati chiamati a provvedere e a sostituirsi al Comune per fare ciò che l’Ente non ha fatto nei tempi giusti”.
Ora esiste un grosso rischio – continua Carapia – anche a livello locale, con i tre casi che si sono registrati sul Santerno di malattia West Nile e ultimo quello di Dengue trasmessa da questi fastidiosi insetti dell’ordine dei ditteri. A fronte di un rischio così grave– prosegue Carapia- già nel mese di aprile, immaginando che il Sindaco proponesse la stessa ordinanza fotocopia priva di qualsiasi effetto, avevo fatto un intervento, come consigliere comunale, per evidenziare che il rischio sempre crescente necessitava di una ordinanza di maggiore spessore. Dopo circa 10 giorni il Panieri ha emesso la solita ordinanza fotocopia di quelle del passato che, prive di efficacia, hanno fatto sì che un problema contingente si trasformasse in un problema endemico. Poi con i primi casi di West Nile in agosto ha cercato di correre ai ripari con un ulteriore ordinanza, ma i buoi pascolavano già fuori dal recinto. Il Comune ha speso solamente 35.000 euro quest’anno per la lotta alle zanzare e ciò che ha fatto fino ad oggi è stato assolutamente insufficiente. Non si risolve il problema – continua l’esponente di Fratelli d’Italia – emanando ordinanze sindacali e poi chi si è visto si è visto, senza il minimo controllo e report, oltretutto delegando l’operatività ad una società come Area Blu che certamente non si è distinta in questi anni sul Santerno in termini di efficacia ed efficienza.
Come al solito il Sindaco Panieri e la sua Giunta hanno fatto spallucce e adesso che i nodi arrivano al pettine, con questa ulteriore tegola della Dengue cercano maldestramente di correre ai ripari. Con i pannicelli caldi – continua Carapia – e le poche risorse impiegate le zanzare sono andate a nozze e hanno banchettano continuamente. Purtroppo siamo di fronte ad una Amministrazione talmente presa dalla propria supponenza e autoreferenzialità che non pone il minimo ascolto alle proposte e segnalazioni della Opposizione. Essere in minoranza non significa non avere idee e proposte da ascoltare per il benessere della città.
“Adesso se il caso di Dengue, verrà confermato” – aggiunge il meloniano – si dovrà adottare il piano di sorveglianza arbovirosi 2024 predisposto dalla Regione prevede in questi casi interventi adulticidi, larvicidi e di eliminazione dei focolai larvali per un raggio di 100 metri dal luogo dove si sono manifestati i casi di contagio. Il piano prevede, in particolare, tre interventi in successione: la disinfestazione con adulticidi per la massima riduzione possibile della popolazione di zanzare per tre notti consecutive; la rimozione dei focolai in aree private, con interventi porta a porta; la ripetizione dei larvicidi nella tombinatura pubblica. Ma tutto questo si poteva evitare facendo una seria prevenzione non con quattro spicci e qualche ordinanza prima fotocopia e poi tardiva … e adesso arrivano questi risultati e chi governa la Città cerca di correre maldestramente ai ripari.
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