Il Dott.Theodosios Kafousis a laltraimola.it. E’ stato medico di base per molti anni presso l’Ausl di Imola. Il suo caso fece scalpore, fu tra i primi sanitari del territorio a opporsi al vaccino da Covid.
Dott.Kafousis, è arrivata la pensione. Come sta ora?
“Ho ormai 70 anni, ho consegnato le chiavi dell’ambulatorio nei giorni scorsi .“
A bocce ferme che bilancio ne trae, specialmente degli ultimi anni del Covid.
“Ora sono felice per la scelta che ho fatto, che fa parte del mio modo di vivere. Ora, sto aiutando le persone che hanno avuto danni da vaccino.”
Lei venne sospeso dal servizio poichè si rifiutò di vaccinarsi, giusto?
“Certo, perchè secondo il decreto io dovevo essere vaccinato. Ho avuto in totale due sospensioni, nella prima sono stato fermo dal 5 agosto fino alla fine di novembre, quando ho contratto il Covid. L’ordine dei Medici mi aveva poi dato tre mesi di tempo per fare la vaccinazione. Io ho chiesto a loro per quale motivo, dal momento che avevo ancora gli anticorpi del Covid. A che serviva? Non ero obbligato a obbedire, allora c’è stata un’altra sospensione,durata circa due mesi, poi ho avuto di nuovo il Covid.”
Come ricorda questo periodo?
“Beh, ormai sono visto come la pecora nera. E’ stato un periodo molto pesante, ma come dice un detto greco, non è detto che nel male non ci sia un po’ di bene; certo, si possono perdere tante cose, anche la vita stessa indirettamente poichè perdere il lavoro e avere un’esclusione sociale ti porta a questo; e queste cose possono andare a minare anche il tuo equilibrio. La tua quotidianità è stravolta e può arrivare anche la malattia.Vai controcorrente e scopri che alcuni dei tuoi amici ti abbandonano ma nel frattempo conosci nuove persone che ti stanno vicino, come è successo nel mio caso. Mi si sono avvicinate tante persone che hanno avuto bisogno, dopo la vaccinazione, di alcuni trattamenti, in quanto hanno avuto effetti collaterali da vaccino.”
A questo proposito, come la pensa?
“Il tema delle reazioni avverse è un dato ormai evidente. Se andiamo a vedere in altri Paesi europei, come in Germania, diversi giudici cominciano a dare ragione ai cittadini che si rivolgono a loro dopo un danno vaccinale. Ho incontrato tante persone che prima non conoscevo, hanno chiesto una mano e stiamo facendo un trattamento consigliato anche da altri colleghi ; sono parecchi, vedremo a distanza di sei mesi come andrà. In media, sono state colpite più le donne, anche a livello di malattie autoimmuni. Qualcuno è già migliorato dopo un mese di trattamento. Non sono farmaci particolari, si tratta di estratti vegetali che vanno un pochino a migliorare le condizioni . Mi hanno contattato diverse persone, anche al di fuori dal territorio di competenza della nostra Ausl e tutti mi hanno detto “dottore, questo vaccino mi ha rovinato”. E poi consideriamo che molti hanno timore ad ammetterlo, perchè giustamente capiscono di essere stati fregati, avendo messo pure una firma, e se ne vergognano: è comprensibile.”
Quando capì che si sarebbe opposto al vaccino anti Covid-19?
“Vedi, molte persone in passato hanno avuto danni da vaccino, può capitare, anche io ho avuto pazienti che ne hanno avuti, ma non come ora. E’ una somministrazione di una sostanza, occorre avere la precauzione di non danneggiare una persona. In questo caso però siamo andati oltre: quando ho sentito parlare di mRNA ho capito che ci spostavamo su un altro livello. Si andava a somministrare un prodotto che non era stato sperimentato adeguatamente, per il tempo necessario, che non sono certo i 3 o sei mesi. Non so se in passato sia stato fatto, come si dice, nel 2003 o 2005, di sicuro non è stato pubblicato nulla di ufficiale, nessuno studio. Non si poteva, ritengo, somministrarlo su vasta scala. E chiamarlo vaccino è sbagliato; adesso abbiamo tanta diffidenza delle persone verso quelle vaccinazioni tradizionali, che in passato sono state molto utili. E’ stato combinato un doppio danno, come hanno detto altri colleghi, seppur pochi: da un lato la gente ha perso la fiducia verso la vaccinazione classica, dall’altra parte molti non si fidano più neanche della cosiddetta scienza medica. C’è stata tanta superficialità, si è costruito del terrorismo nelle persone , attraverso i media, e hanno ottenuto ciò che volevano. Insomma, hanno sperimentato un mRNA.”
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