Le principali infrastrutture di trasporto del continente, dalle autostrade alle ferrovie, dovranno essere ammodernate per il “trasferimento senza soluzione di continuità di truppe e attrezzature”. Non si tratta di parole di complottisti, ma quanto prevede il nuovo regolamento europeo Ten-T, che contiene le norme per il potenziamento dei più importanti assi viari dell’Ue, ossia ferrovie, strade, vie navigabili interne e rotte marittime a corto raggio collegate attraverso porti e terminali in tutta l’Ue.
COSA SONO LE TEN-T
I corridoi infrastrutturali che attraversano longitudinalmente e verticalmente l’Europa possono avere una spinta decisiva sulla mobilità militare e quattro su dieci lambiscono l’Italia, attraversata dal Corridoio Mediterraneo, che va dalla Spagna all’Ungheria, dal Corridoio Baltico-Adriatico, dalla rete verticale Scandinavia-Mediterraneo, che parte dalla Svezia e includendo anche il progetto del Ponte sullo Stretto come piano d’interesse è destinato a sfociare in Sicilia, e del corridoio Reno-Alpi.
Il Parlamento europeo, che nei mesi scorsi ha dato il via libera definitivo alle nuove regole tra cui appunto la decisione di inserire tra le priorità il trasporto di soldati e mezzi militari. Regole tra cui, vi è anche la sospensione dei progetti di cooperazione sulle infrastrutture di trasporto con la Russia e la Bielorussia. Al contrario saranno rafforzati i collegamenti con l’Ucraina e la Moldova.
E quindi gli investimenti dovranno tenere inevitabilmente conto “delle esigenze militari (peso o dimensione del trasporto militare) nella costruzione o nell’ammodernamento di infrastrutture che si sovrappongono alle reti di trasporto militare, al fine di garantire il trasferimento senza soluzione di continuità di truppe e attrezzature”, come si evince da una nota dell’Eurocamera. “Entro un anno dall’entrata in vigore delle norme, la Commissione dovrà condurre uno studio sui movimenti su larga scala a breve termine in tutta l’Ue, al fine di agevolare la pianificazione della mobilità militare“, scrive ancora il Parlamento.
“Dobbiamo assicurarci che quando si verifica una crisi, le forze armate degli Stati membri possano muoversi rapidamente. Che i ponti e le strade utilizzati per gli spostamenti quotidiani possano sostenere i mezzi pesanti dell’esercito. Che camion e container militari possano attraversare senza problemi i confini della nostra Unione“, aveva ammesso già nel 2022 la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager.
MIGLIORAMENTO DELLA RETE FERROVIARIA
Entro la fine del 2030, le ferrovie della rete centrale Ten-T dovranno essere elettrificate e raggiungere una velocità di almeno 100 km orari per il trasporto merci. Per il trasporto passeggeri, la velocità minima dovrà essere di 160 chilometri orari entro il 2040. Inserito anche un target per potenziare i collegamenti tra Stati che prevede che l’attraversamento delle frontiere interne dell’Ue dovrà avvenire in media in meno di 25 minuti.
Altro aspetto importante riguarda l’obbligo di creare collegamenti tra i principali aeroporti europei (che trattano oltre 12 milioni di passeggeri all’anno) e la rete ferroviaria transeuropea. Inoltre, per garantire migliori condizioni di riposo per i conducenti di autocarri professionisti, lungo le principali strade dell’Ue dovranno essere allestiti parcheggi sicuri e protetti almeno ogni 150 chilometri.
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