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SANGIORGI ESPONE CARTELLI IN CONSIGLIO “FREE ASSANGE”

Il tema del conferimento della cittadinanza a Julian Assange è tornato in primo piano dopo il recente evento assieme all’autrice Stefania Maurizi, organizzato da Sinistra Imolese con la collaborazione di Valter Galavotti. Questa volta ci ha pensato Riccardo Sangiorgi (LEGA) a riaccendere la miccia sul caso Assange: l’esponente del Carroccio, nell’emendamento al DUP 2024 chiedeva di concedere la cittadinanza onoraria a proprio al fondatore di Wikileaks. Nonostante da mesi anche a Imola si discuta sulle sorti del giornalista, dalla maggioranza a non è ancora stata avanzata la proposta del conferimento della cittadinanza onoraria ad Assange.
“Samachini ha votato insieme al partito democratico per bocciare la proposta del sottoscritto” – incalza Sangiorgi – “che chiedeva di concedere la cittadinanza onoraria a Julian Assange.
Ovviamente era solo propaganda quella di Samachini, zero fatti concreti.
È davvero disposto a smentire se stesso pur di mantenere la poltrona in maggioranza?
Ho espresso tutto il mio dissenso sul voto di astensione di Samachini e del PD” – fa sapere – “bloccando per qualche minuto i lavori in aula. Continuerò, con tutti i consiglieri comunali che vorranno farlo, a battagliere su questo tema e voterò a favore delle mozioni di Roi e Chiarini” – conclude – “che chiedono di concedere la cittadinanza onoraria imolese ad Assange. Con il con il cuore e la ragione. Per Julian.

Filippo Samachini però, non è disposto ad accettare le accuse del collega consigliere “Neanche Sangiorgi l’ha votato dato che non era presente alla votazione degli emendamenti, compresi i suoi e quindi anche quello su Assange. Evidentemente” – commenta sarcasticamente – “ne era così convinto che non lo ha votato. La sua era un evidente provocazione” – si giustifica l’ex componente di Imola Coraggiosa – “anche perchè la Lega per Assange non ha mai fatto niente, ne a Imola, a differenza di noi di Sinistra Imolese, ne sopratutto quando ha governato o governa come ora a livello nazionale, ma è sempre stata subalterna agli interessi statunitensi”.


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